Nasce la C.P.R.R.
- Categoria: Società
- Pubblicato: Martedì, 29 Dicembre 2015 18:42
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Non solo utile: NECESSARIO!
La costituzione di una compagnia ferroviaria necessitava di due cose fondamentali: le idee chiare di un ingegnere che sa il fatto suo e la capitalizzazione dei soci. Nel 1860 una compagnia ferroviaria che desiderasse realizzare una tratta doveva ottenere una sottoscrizione di mille dollari per ogni miglio da realizzare, il 10% dei quali doveva essere depositato nella cassa della società. Siccome la tratta iniziale prevedeva la partenza della ferrovia da Sacramento fino al confine con il Nevada (115 miglia), sarebbero stati necessari 115.000 dollari per costituire la società.
I due ideatori della compagnia si divisero i compiti: Daniel Strong avrebbe cercato investitori direttamente nella zona di Dutch Flat e dintorni cercando di racimolare $ 46.500, mentre Theodore Judah avrebbe lavorato a San Francisco per procurarsi i restanti 70.000. Il 1° Novembre 1860 Judah pubblicò un libro intitolato “Central Railroad Company of California”, con l’obiettivo di gettare curiosità sul progetto e di attrarre curiosi. Poche settimane dopo egli effettivamente incontrò gli esponenti di maggior spicco di San Francisco, ma l’incontro non si svolse come l’ingegnere sperava: l’accoglimento freddo e distaccato che i gentiluomini riservarono alle idee di Judah spiazzarono il tecnico.
Il piano di costruire il tutto in due anni, di superare il problema della neve e soprattutto l’eventualità di vedersi approvare un disegno di legge dal Congresso appariva pretenzioso e irrealizzabile.
Theodore Judah quella sera venne deriso.
Ancor più motivato nella ricerca degli investitori, Theodore partì con la moglie il giorno seguente per Sacramento, deciso a parlare con gli affaristi della città. Non si sbilanciò molto nel commentare la reazione dei potenziali investitori di San Francisco:
“Trascorreranno meno di due anni e quei gentiluomini che ho lasciato stasera mi daranno tutto quello che hanno per avere quello che stasera hanno rifiutato”.
Dovendo parlare con dei commercianti, Theodore Judah basò le proprie arringhe sui profitti, e sul controllo che gli investitori che avrebbero potuto avere sulla zona che si estendeva fino al confine con il Nevada. L’argomento ovviamente suscitò immediato interesse, ma Judah necessitava di finanziamenti per la costituzione della società e per realizzare un ulteriore sopralluogo nella zona del Donner Pass. Quella sera tra gli astanti c’erano Charles Crocker, un magazziniere coinvolto nella vita politica dell’appena nato partito repubblicano, i soci Collis Huntington e Mark Hopkins, proprietari di un emporio, e Leland Stanford, negoziante e candidato repubblicano. Quella sera Huntington invitò Theodore Judah ad un incontro privato per discutere del progetto ferrovia, e sebbene fu il solo che non sottoscrisse nessuna azione, donò circa 300 dollari al progetto dell’ingegnere.
“Non volevo azioni. La ferrovia era un affare talmente grosso che non serviva a niente cominciare ad aspettarsi che fosse costruita subito”.
La sera seguente Huntington investì $ 35.000 per un sopralluogo completo, a condizione che qualsiasi successiva mossa sarebbe stata concordata insieme a lui ed ai suoi soci: Hopkins, Crocker, Stanford, James Bailey, e Lucius Booth. La primavera successiva Judah era in Sierra Nevada a capo di un gruppo di ingegneri, con l’obiettivo di tracciare la linea di base della ferrovia con pesanti catene e pali. Il 28 Giugno 1861 nacque ufficialmente la società Central Pacific Raildroad, la quale aveva Stanford come presidente, Huntington come vicepresidente, Hopkins come tesoriere, James Bailey come segretario, Theodore Judah come capo ingegnere. Al consiglio di amministrazione si aggiungevano anche Crocker, Strong e Charles March. Alla fine di settembre dello stesso anno Theodore Judah consegnò ai soci il rapporto delle proprie osservazioni nella Sierra comprensivo di tratte, valutazioni di fattibilità in merito all’attraversamento di fiumi e montagne: il problema della neve venne preso leggermente sottogamba dall’ingegnere, che considerava fattibile l’ipotesi di una ferrovia aperta 365 giorni all’anno. Judah era intenzionata a consegnare il rapporto al prossimo Congresso, col fine di procacciarsi qualche sovvenzione come ad esempio i settori alterni lungo la ferrovia garantiti dal Governo per ogni miglio costruito.
Questa volta in aiuto di Judah sarebbero venuti la Guerra Civile (che aveva eliminato dal Congresso tutti gli stati del Sud contrari alla Ferrovia) e il neo-eletto governatore della California, nonché presidente della CPRR, Leland Stanford. Purtroppo la commissione non si riunì nemmeno: l’unica preoccupazione del Congresso sembrava essere la ricerca di fondi per equipaggiare l’esercito impegnato nella guerra. L’atto “Pacific Railroad Act”, che sanciva il diritto di attraversare le terre dello stato e concedeva settori alterni di territorio attraversato alla compagnia costruttrice oltre ad obbligazioni di $ 16.000 per ogni miglio su terreno piano e di $48.000 per la parte attraverso le montagne della Sierra, venne firmato dal presidente Abraham Lincoln il 1 Luglio 1862. La costruzione si sarebbe dovuta realizzare con null’altro che ferro americano, e la costruzione si sarebbe dovuta concludere in 12 anni. Nello stesso editto, Lincoln autorizzava:
"(...) la Central Pacific Railroad della California a continuare la costruzione della ferrovia e delle linee telegrafiche attraverso i territori degli Stati Uniti fino al fiume Missouri, ovvero all’incontro di connessione con le tratte realizzate dalla Union Pacific Railroad.”
Alla notizia del passaggio della legge, Judah inviò un telegramma ai propri soci di Sacramento che diceva:
“Abbiamo stanato l’elefante, ora vediamo se riusciamo ad imbrigliarlo”.