Folsom, Joseph Libbey

Joseph Libbey Folsom

L'arrivo del Capitan Joseph Folsom in California avvenne negli anni '40 con la sua partecipazione (e del suo reggimento) alla guerra con il Messico. Affascinato dalla terra e dalle possibilità di vantaggiosi investimenti, il militare finì per insediarsi in California, per la quale coprì l'incarico di sorvegliante della laguna di San Francisco e dei viaggiatori che giungevano nella baia. L'8 Ottobre 1848 egli scriveva così al Generale Thomas S. Jesup: "Penso che la California offra una gamma di mezzi per l'investimento di capitali simile a pochi altri paesi. Qualunque persona che oggi riuscisse ad arrivare qui con denaro contante sarebbe certa di poter raddoppiare il proprio tesoro in pochi mesi. Grandi fortune verranno qui realizzate nel corso dell'anno, e mi hanno detto che ci sono centinaia di persone che hanno già capitalizzato una media di $25.000 ciascuno... Quando sono arrivato qui (a San Francisco) ho speso qualche centinaio di dollari in un lotto di terra piena di cespugli e sabbia.. mi costò poco meno di $800, penso di poterla oggi rivendere per $8,000. E' questa la considerazione che dovrò fare per tornare in un paese dove il mio salario mi è insufficiente per le mie necessità". I lotti di terra acquistati da Folsom appartenevano ad un grande imprenditore, William Leidesdorff, che possedeva grandi quantità di terre in tutta la California: poco meno di un mese dopo l'acquisto del lotto Leidesdorff morì, e tutte le sue terre andarono ai suoi eredi.

Folsom venne nominato Amministratore temporaneo di questi grandi appezzamenti, così capitalizzò le sue proprietà a New York in modo da ottenere liquidità, individuò gli eredi residenti nelle Indie Occidentali e navigò fino alle isole alcune volte per concordare il passaggio di proprietà. A questo punto la storia non è molto chiara, ma si dice che la madre di Leidesdorff, una nativa delle Indie Occidentali che non conosceva il vero valore di quelle terre, accettò la compravendita offerta da Folsom per un valore di $75,000. Il curatore storico di Folsom, Mr. Herb Puffer, sostiene che questa cifra non era da considerare un grande affare in quegli anni, visto che la maggior parte di quella terra era trascurata e lasciata in disuso, e probabilmente coloro che citarono la transazione come una "furbata" di Folsom sono quelle persone che furono gelose del successo avuto da quest'ultimo, disposto a rischiare dove molti non avrebbero investito nulla. Tale grande prova di coraggio fece di Folsom un uomo milionario, ma obbligato per tutta la vita a fare debiti per far fronte ai tantetivi di riscatto delle ex-proprietà Leidesdorff (persecuzione questa che lo fece ammalare e che lo portò alla morte), e per pagare dei vigilanti che sorvegliassero la zona dal pericolo degli abusivi. Nonostante quindi le peripezie economico-legali che Folsom dovette fronteggiare dall'acquisto della terra, egli perpetrò il suo sogno di sviluppare tutta la zona lungo l'American River, e approfittando del boom della Corsa all'Oro e del fatto che i minatori ed i cercatori d'oro utilizzavano come base un sito che stava sul suo terreno, egli nel 1854 fondò la cittadina di Granite City. Egli assunse quindi il miglior ingegnere del momento, Theodore Judah, per disegnare la pianta della città e predisporla per l'arrivo della ferrovia, che sarebbe partita da Sacramento attraversando i suoi possedimenti. Joseph Folsom seguirà la stessa sorte di Leidesdorff, infatti come lui egli morirà improvvisamente a 38 anni, scapolo. La cittadina da lui fondata sarà in seguito ribattezzata Folsom, in onore del suo creatore.

Citato in:

- La Prima Tratta